Fornello ad alcool fai-da-te con due lattine - apassolento.com
53349
post-template-default,single,single-post,postid-53349,single-format-video,theme-borderland,cookies-not-set,eltd-core-1.0.3,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,borderland-ver-1.9, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,hide_inital_sticky,wpb-js-composer js-comp-ver-8.0.1,vc_responsive

Fornello ad alcool fai-da-te

Fornello ad alcool, semplice, portatile ed economico. Ecco come creare il vostro.

fornello ad alcool
La prima accensione

Se avete letto il mio precedente post (è sempre il tempo di una piccola grande miniavventura) magari vi siete chiesti come procurarvi un fornello perchè quando finirà l’isolamento per il coronavirus volete passare le vostre giornate all’aperto.

Se non intendete rinunciare ad un buon caffè ma non avete un fornello potete farvene uno in casa, alimentato ad alcool, con pochissimo materiale.

Vi occorrono:

  • due lattine
  • righello
  • pennarello indelebile
  • forbici
  • un po’ di libri a caso
  • cotone idrofilo
  • punteruolo o puntina da disegno
  • alcool denaturato

Seguendo le istruzioni a video non dovreste aver grossi problemi. Nel caso abbiate bisogno di un chiarimento lasciatemi un messaggio.

Quando incendiate l’alcool fate attenzione, di giorno la fiamma difficilmente si vede, con un po’ di occhio però ne distinguerete il tremolio dei vapori.

Lasciate che il fornello si scaldi, la fiamma non parte all’istante tipo lanciafiamme, ci vorrà qualche secondo.

Per usare il vostro fornello ad alcool vi serviranno anche un supporto ed un paravento (per il primo cercate qualcosa di adeguato a sopportare il peso della caffettiera, nel caso si possono fare facilmente con una gruccia ed un foglio di alluminio).

In rete trovate un sacco di siti e video con istruzioni dettagliate, ma penso che tutti si sia passati dal sito https://fornelloadalcool.wordpress.com/ per capirne qualcosa di più.

Un fornello ad alcool va benissimo per preparare un caffè o scaldare dell’acqua fino a farla bollire per un thè. Con l’acqua bollente si possono facilmente preparare anche pasti liofilizzati tipo noodles, oppure se aggiungete all’acqua un dado potete cucinare dei raviolini che necessitano di pochissima cottura, o un cus cus. Le discriminanti maggiori sono la stabilità e la capacità di carico del vostro supporto.

Buone giornate all’aperto

Fatemi sapere come va

Dopo aver constatato che un fornello ad alcool mi era comodo ne ho acquisto uno precostruito, anzi due (il primo sono riuscito a creparlo…).

Quelli in commercio normalmente si basano normalmente su un concetto diverso, l’alcool è visibile e più facile da incendiare; altra comodità il fatto che siano richiudibili una volta spenti, non occorre quindi svuotarli o lasciar bruciare tutto l’alcool per riporli.

Ve li linko

Primo modello che ho avuto, esbit, in ottone. Una volta mi è caduto e si è crepato, posso usarlo ancora ma la chiusura non è ermetica, qualcuno qua vicino sa saldare l’ottone?

Quello che attualmente uso, tatonka, in acciaio, è più capiente.

Nel video avrete visto anche il supporto che utilizzo, è una bushbox, un fornello a legna, si adatta egregiamente all’utilizzo con il fornello ad alcool.

la fiamma del fornello ad alcool
Tags:
gionata pensieri
No Comments

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.