Il baitello del Manavello - apassolento.com
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Il baitello del Manavello

Bello il baitello del Manavello. Potrebbe essere anche “vinello al Manavello”. Sì insomma… le rime si sprecano in questa uscita novembrina.

Giornata da lupi quella dello scorso fine settimana. Pensavo che l’acqua (preventivata e puntualmente presa) in giornata si trasformasse di più in neve in quota (così non è stato a quanto mi hanno poi detto) per cui ho optato per un giretto in un posto che non frequentavo da diversi anni: lo zucco di Manavello ed il suo splendido baitello vista lago. Vista lago perchè lo so… in realtà le nubi ci hanno celato l’orizzonte per tutta la giornata, regalandoci solo brevissimi scorci sulla val Meria, quella da cui si possono raggiungere piccole perle come la Gardata, Era e Santa Maria Sopra Olcio per intenderci.

Lo zucco di Manavello è una delle propaggini del gruppo delle Grigne (da qui si può raggiungere il rifugio Rosalba… ma questa è un’altra storia… EE). Raggiunge a mala pena i 1100 metri di altezza e poco sotto la vetta un gruppo di volontari all’inizio del secolo ha eretto un bellissimo baitello, attrezzato di stufa, tavolo e panche, meta perfetta per una gita fuori porta. All’esterno altri tavoli e panche, una zona per il barbecue.

Per salire (da Rongio) non occorrono particolari attenzioni. Il sentiero è sempre ben tracciato (poco oltre la fonte “Rossana”, l’unica che si incrocia per tutta la giornata, arrivati al trivio seguire a destra il segno blu lungo il muro a secco che ci accompagna, sempre sulla destra). Arrivati ad un grosso ometto si può decidere di salire direttamente sulla sinistra (come indica il cartello) oppure prendere a destra e fare un giro un po’ più lungo, che tocca anche la vetta dello zucco. Si possono unire i due sentieri per fare un bell’anello.

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DIFFICOLTA’: E (escursionistico. si cammina sempre su sentieri. Al bivio con il grosso ometto se si prende quello a sinistra nessun problema, a destra invece si arriva fino al crinale, poi si prende a sinistra la cresta, che si stringerà un po’, ma non più di così… ).

DISLIVELLO: 650 metri (408-1080), 700 nel caso si opti per il sentiero di destra.

TEMPO: 1h30m / 2h

ETA’: 8+ (non che ci siano particolari problemi di tipo ambientale, ma il dislivello si aggira comunque attorno ai 650 metri)

ACCESSO: Milano – Lecco, uscita Abbadia Lariana. A Mandello prendere la prima a destra alla rotonda (seguire i cartelli “Rongio”), passare sotto la ferrovia, davanti alla Moto Guzzi, e alla rotonda prendere nuovamente la prima a destra. Seguire la strada, passare accanto al cimitero. Svoltare a sinistra (cartelli “Rongio” e “Luzzeno”) in salita e proseguire fino al termine della strada.

NOTE: il baitello merita davvero una visita. Da questo balcone si può godere di una splendida vista sul lago di Como, sullo zucco di Sileggio, sulle Grigne e sulla sottostante val Meria. La domenica è custodito da un responsabile. Al suo interno stufa, tavolo, sedie e panca, cucina a gas e quel che serve per cucinare. Non c’è acqua potabile (l’unica fonte che si incrocia è poco dopo l’inizio… “Rossana”), le stoviglie si lavano con l’acqua raccolta nella cisterna. All’esterno del baitello tavoli, panche ed un punto per il barbecue

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gionata pensieri
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