Wilderness a due passi dal lago Maggiore - apassolento.com
298
post-template-default,single,single-post,postid-298,single-format-gallery,theme-borderland,cookies-not-set,eltd-core-1.0.3,woocommerce-no-js,ajax_fade,page_not_loaded,,borderland-ver-1.9, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,hide_inital_sticky,wpb-js-composer js-comp-ver-8.0.1,vc_responsive

Wilderness a due passi dal lago Maggiore

Alla scoperta della wilderness, in val Grande, un percorso facile ma da prendere con la giusta attenzione, che permette di “entrare in Vàl” ed annusarne un po’ della magia.

Se è vero che tutto in val Grande è difficile è anche vero che esistono alcuni percorsi più facilmente accessibili, che con minor impegno ed un minimo di dimestichezza possono già regalare grandi emozioni. L’antica strada Sutermeister è uno di questi, esempio di rara bellezza di ingegneria montana, percorso che nasconde tantissime storie, che l’ente Parco ha trasformato in Sentiero Natura, molto frequentato dalla primavera all’autunno (molto per gli standard della val Grande).

L’itinerario parte da Cicogna, 16 abitanti, unico centro abitato all’interno del territorio del parco. Nel cuore della val Pogallo, questa strada è la mulattiera che collega Cicogna alla piana assolata in cui sorge il villaggio di Pogallo, nucleo di passaggio per gli antichi alpeggi, noto soprattutto per due avvenimenti di rilievo: un grande disboscamento all’inizio del Novecento ed il rastrellamento del giugno del 1944. Il percorso segue la montagna con numerosi saliscendi, alto sul rio che da il nome alla valle, del quale si possono godere in diversi punti meravigliosi scorci (ci sono anche degli accessi alle bellissime e molto invitanti pozze). Si perde prima quota poi la si riprende rapidamente, un centinaio i metri di dislivello tra gole abbracciate da una selvaggia foresta di latifoglie. La strada prende il nome dall’ingegnere svizzero che l’ha progettata alla fine dell’Ottocento per sfruttare il legname della valle (buona parte del legno per il duomo di Milano arriva da qui, dall’autostrada si possono vedere anche le cave di marmo “Ad usum fabricae”). L’abitato di Pogallo è da vedere. Non solo sorge in una bellissima radura (arrivati, a destra si prende il sentiero che verso Pian di Boit scende al Pogallino, in pochi minuti altre splendide pozze d’acqua invitano ad un bagno nelle calde giornate estive) ma è ricco di storia: vi lavoravano un centinaio di persone, Sutermeister vi aveva costruito una scuola, la stazione della Polizia ed uno studio medico, le case avevano addirittura la luce elettrica. In principio il legname veniva portato verso il lago Maggiore sfruttando il corso del torrente, poi fu costruita una teleferica (visibile ancora in diversi punti) probabilmente alimentata dalla centrale idroelettrica di Cossogno, la prima in Italia a corrente alternata, grazie a cui nel 1892 Intra e Pallanza erano le prime città italiane illuminate con la luce elettrica). Ad accogliere gli escursionisti all’ingresso ci sono ancora i ruderi dell’antica Casa Sutermeister, dove c’era la Direzione.

ACCESSO

Si arriva a Cicogna, frazione di Cossogno, percorrendo l’autostrada in direzione Gravellona Toce ed uscendo poi a Verbania. Da qui seguendo la provinciale per Verbania si arriva ad una grossa rotonda, poco dopo alcuni cartelli indicano la svolta a sinistra (tra gli altri) per i comuni di Cossogno, Miazzina, San Bernardino Verbano ma anche per la Val Grande, con il cartello che ha il caratteristico simbolo del Parco (elaborato partendo da una delle incisioni alberiformi che si possono vedere sulle rocce di Sassoledo, da Trontano verso la colma di Basagrana). Occorre seguire ora le indicazioni per Santino e Rovegro, facendo attenzione ai cartelli perchè è segnalata la deviazione a sinistra per Cicogna. La strada nella seconda metà si fa veramente stretta e tortuosa, per cui prestate la dovuta attenzione. Si arriva a Cicogna e dopo il Centro Informazioni del Parco si possono trovare i parcheggi, indicati. L’itinerario parte dal primo tornante del paese, bene evidenziato dai cartelli segnavia che riportano Pogallo, la nostra meta, ad 1h30 di cammino.

DIFFICOLTA’: ufficialmente T, diciamo almeno un T+ (mulattiera lastricata)

DISLIVELLO: 100 metri tra sali e scendi (732-778)

TEMPO: 1h30

INTERESSE: naturalistico, paesaggistico, antropico

NOTE: per me età 6+. La mulattiera è sempre larga ma in diversi punti non è protetta e quindi esposta a strampiombi di un centinaio di metri. A Pogallo c’è una fontana.

 

gionata pensieri
No Comments

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.