Corni di Canzo e lo Spirito del bosco
Un giro poco impegnativo ed una chicca ai piedi del Corno occidentale, dalla fonte di Gajum fino a Terz’Alpe.
La foresta delimitata a nord dai Corni di Canzo è un’area molto interessante, ideale per escursioni di ogni livello, da quelle che possono invogliare i camminatori più esperti a quelle più adatte ai bambini, in una zona che nasconde però anche ferrate, falesie e sassi da boulder. Il cuore di quest’are è la Riserva naturale del Sasso Malascarpa, che nasconde molti siti di grande interesse naturalistico. E’ un classico esempio di ambiente prealpino. Si passeggia tra boschi di latifoglie e conifere, si possono osservare flora e fauna ma anche fossili (proprio nella zona del Sasso Malascarpa), fenomeni carsici ed erosivi di rilievo (le sorgenti pietrificanti e la marmitta dei giganti lungo il Sentiero geologico), i segni della presenza in passato di ghiacciai (massi erratici) e del mare (nella stratificazione del suolo), il tutto splendidamente supportato da diversi pannelli didattici.
Un mondo tutto da scoprire insomma, ideale per approcciare la montagna e, se preso “dal verso giusto”, mai troppo impegnativo. Una mano per comprendere le diverse dimensioni di questo ambiente la potete trovare nel Centro di educazione ambientale di Prim’alpe (informazioni a riguardo le trovate qui). Attorno al centro si snoda anche un percorso botanico.
ACCESSO
Ci si può arrivare in treno, con le Ferrovie Nord. In macchina si seguono le segnalazioni per la Fonte Gajum e si percorre una strada in salita (alcuni tratti ripidi, nel mezzo si attraversa un breve tratto acciottolato prima di riprendere ancora a salire) fino ad un parcheggio, di fronte ad un ristoro ed a lato della Fonte. Qui le opzioni sono due, percorrere l’ex mulattiera ora carrozzabile che prosegue sulla sinistra (soluzione che abbiamo adottato in questa escursione), oppure prendere il “rìsciol” (accottolato) che prosegue dritto di fronte a noi e passa accanto alla chiesetta di San Miro, per poi seguire le indicazioni per il Sentiero geologico (quest’ultima soluzione è più interessante e meno monotona, ha però tratti più ripidi, valutate voi a seconda delle gambe di chi vi accompagna). Si può seguire il Geologico per intero fino a Terz’Alpe, oppure a metà si stacca sulla sinistra un ripido ma breve sentiero che sbuca a Prim’Alpe.
I due alpeggi sono collegati oltre che dalla carrozzabile dal Sentiero dello spirito del bosco. Un percorso mai difficile lungo cui ci si imbatte in numerose sculture di legno ed installazioni, uno spettacolo per i più piccoli, che finalmente distratti smettono di sentire la fatica. Da vedere assolutamente, e da trattare con rispetto.
Nella Terz’Alpe c’è un agriturismo dove concedersi pranzo o merenda (la domenica è preso d’assalto)
DISLIVELLO: 300m (200 fino a Prim’alpe). Quota 485 m la fonte Gajum, 718 Prim’Alpe, 793 Terz’Alpe.
DIFFICOLTA’: E (sentiero o carrareccia)
INTERESSE: naturalistico, geologico, botanico
NOTE: età 3+