Quando in val Sissone suona la campana
Tartaglione Crispo, val Sissone. Raramente ho visto chi ha le gambe corte spingere tanto per raggiungere un rifugio.
La faccia e l’impazienza dei bambini valgono bene una vasca, e poi c’è l’imponente mole del Disgrazia a far da scenario, il che rende tutto più bello, soprattutto per noi adulti. La val Sissone, dopo Chiesa in Valmalenco, è un piccolo angolo di rara bellezza ma quello che più attira i bambini sono le fantomatiche frittelle del Tartaglione. Su questo zoccolo di fronte al Disgrazia si possono assaporare le migliori frittelle di tutte le Alpi Retiche.
La scena che vi si potrebbe propinare è la seguente:
Gambe corte che si avvicinano in lamentele ininterrotte per l’insormontabile salita che stanno affrontando ma con determinazione da automa che solo quel vedere la meta tanto vicina può dare.
Arrivo dei piccoli armati di zaino. Che con noncuranza e senza troppo pensare viene abbandonato al suolo.
Direzione porta del rifugio.
Ingresso con passo deciso e voce sicura di sè che esclama alla prima persona che gli si para di fronte: “Ci sono le frittelle?”.
La risposta: “No. Le facciamo nel pomeriggio”.
… silenzio…
… probabili lacrime…
…da superare a suon di risate e con promessa di un lauto pranzo. Per fortuna che una gestione tutta al femminile produce ottimi manicaretti. Tutto passa.
La storia prosegue con grandi avventure su piccola parete per arrampicare a picco sui coccodrilli, massi e casa nella foresta.
Nel pomeriggio suonerà la campana, ma anche risuonasse un campanellino attaccato al collare di un cane ho visto bambini fiondarsi verso l’uscio del rifugio con la bava alla bocca, e non in preda all’idrofobia o a strane epidemie aliene. Le frittelle del Tartaglione Crispo sono un piacere per grandi e piccini.
ACCESSO: Come sempre io parto da sopra Milano. Prendo la Milano – Lecco e poi la statale 38 della Valtellina. All’inizio della tangenziale di Sondrio non la prendo per scendere invece in città, indicazione “Valmalenco” (altre escursioni alla portata di bambini potete leggerle qui e qui), subito una rotonda, a sinistra, ancora indicazione “Valmalenco”, lascio presto Sondrio per addentrarmi nella valle, direzione Chiesa, poi Chiareggio. Potete parcheggiare aulla destra proprio all’inizio dell’abitato o meglio, proseguire lungo la strada, che ad un certo punto si biforca, e qui prendere in brusca discesa. In breve si arriva ad una comoda area dove parcheggiare.
Da qui il sentiero per il Tartaglione è ben segnalato. Incomincia in falso piano, con il torrente sulla sinistra. Superato un gruppo di baite sulla sinistra il sentiero inizia a salire, quando inizia a farsi sentire davvero la pendenza (in breve), guardate (fate guardare) tra gli alberi che siete sotto il rifugio.
TEMPO: 1 ora
DIFFICOLTA’: T. Turistico (fate attenzione magari giusto ai primi ripidi metri in discesa dal rifugio una volta che decidete di rientrare alla macchina)
DISLIVELLO: 150 metri (1650 – 1800)
NOTE: Tutta la Valmalenco ed il sistema di valli che vi confluiscono sono stupende. La val Sissone offre tantissime opportunità di escursioni di ogni livello. Per i bambini ci sono il Tartaglione Crispo, il rifugio Ventina e moltissimi alpeggi da vedere, chi è in cerca di qualcosa di più impegnativo si può perdere per diversi giorni sull’Alta via della Valmalenco oppure puntare i suoi ghiacciai.
A Chiareggio proprio all’inizio dell’abitato si può entrare nel parco geologico, una vera e propria scuola all’aria aperta dove scoprire come si è formata la valle e le rocce che si possono incrociare lungo i suoi sentieri.
Dove inizia l’abitato, sulla destra, c’è il parcheggio ed oltre il muretto si vedono in mezzo al prato delle rocce. Ecco, tra quelle rocce e tra quelle più in alto è pieno di marmotte. Naturalmente è più facile avvistarle nei momenti dela giornata in cui c’è meno passaggio di persone.